domenica 27 febbraio 2011

Youthmobile



Il concept Nissan V2G, è un veicolo elettrico personalizzabile che assomiglia a un’aragosta e si guida come una moto. E’ progettato per sfruttare le alte velocità delle griglie elettrificate nelle autostrade del futuro, per consegnare una soluzione di trasporto a basso costo e sicuro, anche con la possibilità di spostamenti di gruppo, accodandosi tra di loro a modo di trenino. Il suo corpo affusolato è a sei ruote, quattro nell’avantreno, coperte, e due in coda.
Sotto La Mazda Souga, nasce dalla progettazione del cliente. I designer Mazda hanno immaginato che saranno i giovani acquirenti, a progettare in 3D e personalizzare in modo virtuale la propria vettura, su un sito Web dedicato, con l’aiuto di una guida. Oltre alla sua struttura assimetrica, la Souga è ricoperta da una pellicola trasparente che si adatta alle forme organiche dello scheletro interno, una soluzione già sperimentata da Bmw col suo prototipo
Gina,pubblicato da Futurix.

giovedì 24 febbraio 2011

Ferrari 500 Mondial del 1955


La sua linea, flessuosa e compatta, esprime grinta, ma lo fa con gusto. Segna un primato storico, essendo stata la prima Ferrari carrozzata da Sergio Scaglietti. A partire dalla Mondial il talentuoso maestro darà infatti inizio al felice connubio con la Casa di Maranello.

Il suo propulsore è una diretta derivazione del 4 cilindri che Lampredi aveva sviluppato nel 1951, tenendo conto del regolamento di Formula 2 sul quale si sarebbe imperniata la stagione successiva. Questa unità poco frazionata dominerà il Mondiale riservato alle monoposto sia nel 1952 che nel 1953, vinto in entrambi i casi da Alberto Ascari. Il nome della nuova auto deriva appunto dal tributo alla conquista dei due allori iridati.

La scelta di un quattro cilindri in linea non entusiasma il Commendatore, ma servirà a riportare le “rosse” nei piani alti dell’Olimpo agonistico. Una scelta razionale, quindi, che esula dalle mere argomentazioni del cuore. Dotato di un monoblocco cilindri e di un basamento in silumin, con canne riportate, il motore di questa creatura sviluppa la potenza di 155 Cv, a 7000 giri al minuto.

Maserati Birdcage 75a






La Birdcage 75a, in omaggio allo spirito della Maserati, è basata sul telaio da corsa della Maserati MC12 e cerca di catturare l'ultima espressione di velocità, sensualità ed eleganza - per creare una funzionale e dinamica automobilistica scultura. Il chiaro obiettivo di rottura con le soluzioni tradizionali per lo styling e la creazione di un'unica e coerente esperienza visiva, ha portato ad una particolare integrazione degli esterni e degli interni di progettazione e costruzione.
Per restare fedele alle proprie radici da macchina da corsa, la superficie esterna viene mantenuta al livello più basso. Le ruote in lega, che misurano un impressionante 20''(davanti) e 22''(posteriore) di diametro, rispettivamente, sono progettate specificamente per ricordare il logo del Tridente e, come in auto da corsa, sono fissatie attraverso un unico centro di bloccaggio ruota di noce . Gli alloggiamenti dei fari sono costituiti da solidi blocchi di alluminio e doppi condotti di raffreddamento per il calore intenso delle lampade LED.

La parte posteriore del veicolo è caratterizzato dal suo imponente e profondo diffusore, integrato da pannelli aeronautici sulla superficie superiore, che si alza e si abbassa per produrre i necessari livelli di deportanza per la stabilità a qualsiasi velocità.

L'interno è un prolungamento della macchina stessa, perfettamente integrato nel telaio in fibra di carbonio.

Motorola ha dotato la macchina di un sistema di comunicazione full-range, dotandola di cellulare-internet-computer integrati.

domenica 20 febbraio 2011

Ford svela la Start, city-car del futuro


La Ford ha svelato le prime foto della sua nuova concept-car Start, che verrà svelata al pubblico domani durante il primo giorno del Motor Show di Pechino. Questo prototipo non sarà però la base per una nuova versione della Ka, ma è stato realizzato per dare una visione di quella che è l’idea di city-car globale per la Ford. Le linee della Start sono molto morbide e futuristiche, delineando uno stile più vicino probabilmente ad una clientela femminile. All’interno della concept-car è stato utilizzato l’alluminio per la definizione dei profili, mentre i tappetini sono stati realizzati in gomma. La Start utilizza l’innovativa tecnologia Ecoboost per la riduzione delle emissioni, ed è dotata di un motore benzina 1,0 litri a tre cilindri. Secondo i tecnici della Ford, questa trazione sarà capace di garantire le prestazioni tipiche di un motore 1,6 litri, offrendo allo stesso tempo delle emissioni di CO2 al di sotto dei 100 g/km. Il primo modello della casa automobilistica americana ad usufruire dei notevoli vantaggi del nuovo motore dovrebbe essere la nuova Focus.

giovedì 17 febbraio 2011

Le BoatCar diventeranno presto mezzi della Marina Militare Americana


navyboat.jpg
Se pensavate che
Richard Branson e altri fanatici delle BoatCar fossero gli unici a essere interessati ai veicoli che vanno sia per terra che per mare, beh, vi sbagliavate. La Marina Militare statunitense ci sta pensando su. Il Naval Surface Warfare Center sta cercando un veicolo anfibio ad alta velocità (HSA), come questa BoatCar per passare velocemente dalla terra all’acqua e viceversa, e magari anche all’aria.

Le richieste della Marina, tuttavia, sono rigide. Hanno bisogno di trasportare
due o tre passeggeri, o un pilota e 230 kg di carico nei mezzi piccoli, e 16 passeggeri o tre piloti e 1,5 tonnellate di carico nei mezzi deluxe. La stessa azienda che produce l’Aquada, Gibbs, ha vinto l’appalto per restare i propri viecoli con il Dipartimento della Difesa. Se vedremo o no questi mezzi in acqua o sulle spiagge (ammesso che non siano segreti) non si sa ancora.

sabato 12 febbraio 2011

Proxima concept : Auto-Moto Fusion

proxima the bike car hybrid concept

Proxima è un concept molto interessante che segna la fusione tra Auto e moto.
Un due posti affiancati che si propone come veicolo metropolitano del futuro,
concepito con uno stile elegante che spigiona sportività senza compromessi.

proxima the bike car hybrid concept

Le ruore posteriori hanno un interasse inferiore rispetto alla coppia anteriore
e sono di un diametro maggiore.
Il posteriore è sostenuto da un monoammortizzatore centrale come sulle moto di razza, mentre l’anteriore ha un sistema di sospensione a ruote indipendenti di derivazione automobilistica.

I due scarichi posteriori sono un segno distintivo di questo concept ,
esprime forza ed eleganza e secondo me è il particolare di design meglio riuscito.

proxima the bike car hybrid concept

proxima the bike car hybrid concept

proxima the bike car hybrid concept

Designer : Alvino Design via AutoMotto

Fonte: automotorinews

venerdì 11 febbraio 2011

Land Glider, l'automoto


Il futuro prossimo dell'auto non si annuncia solo 'ibrido' per i sistemi di alimentazione: c'è una classe di veicoli pronta a fare la sua comparsa nei punti vendita e a costituire un segmento intermedio tra l'automobile e la moto. Un pò come il mercato dei netbook per l'informatica.

Un esempio? Lo splendido concept ultra leggero e 'ultrasottile' della Land Glider, un veicolo che Nissan ha sviluppato per mettere meglio a fuoco le sue strategie: è totalmente elettrico, a due posti e con uno chassis 'a segmenti' che gli permette di stare su strada come un'autovettura, ma affrontando le curve come una motocicletta.

Un avveniristico cockpit completa la visione futura di un'azienda che sta facendo ricerche a tutto campo (suoi i modelli Leaf, Nuvu e Rock, chepotete gustarvi tutti su questa pagina ).

Fonte: blogosfere

lunedì 7 febbraio 2011

Il sogno dell'auto che si pilota da sola si avvera


Sono tanti ormai i prototipi che cercano di annullare i guai che combina l'uomo al volante ma il prototipo Shelley sembra un passo più avanti degli altri. Ecco perché...

L'auto senza pilota il sogno si avvera

Il sogno dell'auto super sicura, che viaggia da sola e che è prova d'errore, quindi d'incidente, si avvicina. Sono tanti ormai i prototipi che cercano di annullare i guai che combina l'uomo al volante ma il prototipo Shelley sembra un passo più avanti degli altri. Questo è infatti un nuovo progetto su cui stanno lavorando gli ingegneri della Stanford University, un ateneo che da molti anni sviluppa tecnologie e controlli elettronici per rendere più sicuri i veicoli. Il primo vero test della Shelley sarà effettuato quest'estate sulle montagne del Colorado. E sarà un test impegnativo visto che la macchina affronterà, insieme a centinai di altri concorrenti, la Pikes Peak internationl hill climb, una delle corse automobilistiche in salita più emozionanti del mondo, che si tiene tutti gli anni dal 1916. Certo, come dicevamo esistono già veicoli sperimentali in grado di muoversi nel traffico o percorrere lunghe distanze senza pilota. Ma l'università californiana vuole fare di più: creare una macchina sportiva, veloce, capace di affrontare condizioni di guida estreme. "Stiamo cercando di sviluppare una macchina sportiva, da rally, che viaggi senza pilota, che si spinga al limite delle possibilità di guida di una vettura da corsa", ha detto Christian Gerdes, docente di ingegneria alla Stanford University e supervisore del progetto. La Shelley, chiamata così in onore della prima donna vincitrice della Pikes Peak, è un'Audi TTs, equipaggiata con un sistema gps,e programmata per seguire qualsiasi percorsi indicata nella mappa digitale. I ricercatori hanno sviluppato algoritmi al computer che permettono alla macchina di compiere modifiche della traiettoria regolando la velocità per non perdere il controllo. "Queste tecnologie, spiega ancora Gerders, un giorno potrebbero essere utilizzate per migliorare la sicurezza delle vetture di serie, con sistemi che aiutano il pilota a mantenere sempre il controllo della vettura anche ad alte velocità. Ci auguriamo che il nostro lavoro serva in futuro a sviluppare auto più sicure", ha concluso gerders. "Se, per esempio, la strada diventa accidentata e scivolosa, la macchina dovrebbe essere in grado di reagire e automaticamente mantenere il controllo della traiettoria".

domenica 6 febbraio 2011

Braive, l'auto del futuro si progetta in Italia

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Sicurezza e tecnologia: un binomio che oggi deve per forza essere considerato dalle Case produttrici di automobili prima di realizzare le nuove automobili. A sostegno di queste soluzioni, molte Aziende anche privatamente si stanno muovendo per brevettare sistemi di sicurezza che appunto sfruttano i più avanzati sistemi tecnologici per metterli a disposizione, una volta collaudati, alle case costruttrici di automobili. Proprio in Italia stà nascendo il progetto denominato BRAIVE, che ha permesso di realizzare una vettura capace di guidare autonomamente (riproducendo artificialmente la capacità che ha l’uomo di acquisire i dati, elaborarli e tradurli in movimento dell’automobile) o, più semplicemente dare informazioni, consigliare e aiutare nella guida un conducente umano.

Ma quando potremo vedere un'auto del genere? Si parla del 2025; Intanto si effettuano le prime prove e possiamo già dirvi di cosa si tratta: l’automobile è comandata da un numero elevato di sistemi laser, posti dietro la mascherina anteriore, e sui paraurti, sia al centro che ai lati: il compito dei laser è di rilevare ostacoli, pedoni e veicoli che precedono e mantenere la dovuta distanza. I sensori calcolano la velocità e la traiettoria che il veicolo deve seguire e trasforma il risultato in comandi che vengono impartiti ad acceleratore, freno, sterzo. Sempre anteriormente, sui parafanghi, sono presenti due telecamere (una per lato) che forniscono informazioni sul percorso, in particolare agli incroci e servono per fare i parcheggi in maniera automatica.

Due telecamere sono presenti anche negli specchietti esterni, visualizzando le fiancate e la parte di dietro dell’auto per informare il sistema dell’eventuale sopraggiungere di altri veicoli. Anche nella parte alta del parabrezza sono collocate delle telecamere che formano un sistema particolare di visione che legge la segnaletica orizzontale, verticale e verificano l’eventuale presenza di veicoli o pedoni.

E’ molto importante sottolineare che le telecamere sviluppate per questo sistema permetteranno una migliore visibilità anche perché riescono ad arrivare a lunghezze d’onda maggiori rispetto all’occhio umano, facendole elaborare da un computer di bordo che segnalerebbe all’automobilista in anticipo la presenza di ostacoli o elaborerebbe automaticamente l’operazione da fare. Sempre con delle telecamere, posizionate nella parte posteriore del mezzo è possibile ottenere un sistema di visione ed un sensore laser. Queste tecnologie potrebbero essere già utilizzate nei campi militari e per attività lavorative molto pericolose (ad esempio all’interno di una miniera), per evitare di mettere in pericolo la vita dell’uomo, ma secondo alcuni esperti si potrebbe già utilizzare a breve per una guida più sicura facilitando il conducente in fasi di situazioni estreme, riducendo il numero di incidenti. Fonte motoriblog.com